La ragazza che danzava per Mao by Qiu Xiaolong

autore:Qiu Xiaolong
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Stranieri, Giallo
editore: Marsilio
pubblicato: 2012-11-04T23:00:00+00:00

15

Due ore più tardi, dopo aver eseguito una Tac e una radiografia, il dottor Xia stava scrivendo una ricetta nel suo ambulatorio, le sopracciglia color argento aggrottate.

Xia era stato in forza alla scientifica del dipartimento di polizia. Arrivata la pensione, aveva iniziato a lavorare part-time nella clinica vicino a casa sua in qualità di “consulente”. Lui e Chen si conoscevano bene.

«Le è andata bene» disse Xia in tono serio, esaminando ancora una volta le lastre di Chen. «Il colpo alla spalla non è nulla di grave, niente ossa rotte. Ma sono preoccupato per quello alla testa. Deve riposarsi per una settimana. Stia lontano dal lavoro e si prenda cura di sé. Non si dimentichi dell’esaurimento nervoso di qualche tempo fa.»

«Lei sa che il lavoro al dipartimento…»

Il suo cellulare suonò prima che riuscisse a terminare la frase. Era Gang. Chen dovette parlare sotto lo sguardo furibondo del dottor Xia.

«Ho già contattato Feng, il mio assistente durante la Rivoluzione Culturale. Adesso è un Riccone, ma mi chiama ancora Comandante Capo.»

«Bene» disse Chen, «si è ricordato qualcosa di quella squadra speciale da Pechino?»

«Sono venuti per prendere qualcosa che doveva avere Shang, ma senza successo. Lei si suicidò.»

«Feng sa cosa stavano cercando?»

«No. Forse neppure la squadra speciale, ma volevano che le Guardie Rosse locali la avvicinassero, ecco perché si misero in contatto con Feng cercando collaborazione. Poteva essere una cosa top secret. E poi, sembrava una squadra diversa da quelle inviate da Pechino da Madame Mao.»

«Diversa in che senso?»

«Le altre sapevano cosa cercare. Ritagli di giornale e foto che ritraevano Madame Mao negli anni Trenta. Nessun mistero, né segretezza. Infatti Feng partecipò alle violente irruzioni nelle case delle famiglie bersaglio delle loro attenzioni. Ma quella volta la squadra speciale per Shang non richiedette un aiuto simile, né si interessarono ai reperti degli anni Trenta.»

«Allora era sì diversa. Feng si ricorda il nome di qualcuno, o ha mantenuto i contatti?»

«Uno di essi faceva Sima, di cognome. Un cognome raro, ecco perché Feng se l’è ricordato. Forse proveniva da una famiglia di dirigenti del Partito, e parlava con un accento pechinese.» Aggiunse Gang: «Tra le altre cose, Sima ha parlato degli abiti e delle scarpe di Shang, ce n’erano due ripostigli pieni, e poi delle macchine fotografiche e delle apparecchiature per sviluppare le pellicole a casa di lei, tutte cose che in quegli anni erano rare. Gli sono rimaste impresse. È tutto quello che ricorda Feng.»

Dopo tutto quel tempo, chiunque si sarebbe ricordato solo di quello. Tuttavia, per Chen erano informazioni un po’ casuali, in particolare quelle riguardanti la squadra speciale alla ricerca di qualcosa su ordine di qualcuno che non era Madame Mao. Questo spiegava le pressioni ricevute per l’indagine. Da tempo Madame Mao era diventata “merda di cane” e un po’ di altra “merda” sulla sua testa non avrebbe avuto molta importanza per le autorità di Pechino. Dunque, come avevano detto, doveva essere qualcosa che riguardava direttamente Mao.

«La ringrazio moltissimo, Gang. È una cosa molto importante per il mio libro. Tornerò presto al ristorante.»

Ma

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